Carie dei denti da latte

Quando parliamo di carie dei denti da latte, ci riferiamo ad una delle infezioni più comuni e ricorrenti nei bambini. Nel corso di questo articolo cercheremo di capire quali sono le cause che stanno alla base di questo disturbo, in che modo si manifesta e come possiamo affrontarlo per risolverlo al meglio ed evitare dentini da latte cariati.

Carie dei denti da latte: perché curarle?

Come abbiamo appena visto, la carie dei denti da latte è un tipo di infezione piuttosto comune nei bambini. Quando parliamo di carie intendiamo un tipo di sviluppo graduale e crescente di un’infezione che può causare anche la totale distruzione del dente.

Per risolvere questo tipo di problema è necessario intervenire con una cura odontoiatrica specifica. Curare le carie è indispensabile per due motivi;

  • il primo è che non intervenendo sul dente cariato del bambino, anche se si tratta di denti da latte, rischiamo di ritrovarci di fronte a una sua prematura caduta denti da latte e di aprire, inoltre, la strada ad una possibile malformazione con un conseguente disallineamento dell’arcata dentale;
  • in secondo luogo non curare una carie ai denti vuol dire rimanere con un’infezione nel cavo orale che potrebbe coinvolgere altri denti ed evolvere a quadri infettivi dolorosi come ascessi, fistole o altro.

I vari tipi di carie e la loro classificazione

Vi sono vari tipi di carie dentali. La tipologia delle carie varia a seconda del punto preciso in cui questo processo infettivo attacca il dente. Le cause dello sviluppo della carie, hanno la loro base nella moltiplicazione dei batteri che si trovano nel cavo orale.

Sono infatti i batteri, presenti nella placca che si accumula sui denti, che convertono lo zucchero assunto tramite gli alimenti in acido il quale poi attacca il dente, prima la zona più superficiale (smalto) per poi arrivare fino alla parte più interna (polpa dentale).

I vari tipi di carie possono essere distinte grazie al grado di evoluzione che mostrano e alla rapidità con cui progrediscono. Dal momento che anche i sintomi sono diversi in base al tipo e allo stadio del processo infiammatorio in atto, dobbiamo notare qualunque segnale che attiri la nostra attenzione per diagnosticare in tempo questa affezione. Quindi, in presenza di strane macchie sul dente o di spiccata sensibilità e dolore, e nei casi in cui riscontriamo una forma di alitosi costante, occorre fare un controllo odontoiatrico.

Inizialmente si presenta con una macchietta biancastra sulla superficie del dente, spesso circondata da un alone scuro. In fasi più avanzate sul dente sarà presente una vera e propria cavità, formata dall’avanzare della carie.

Facciamo un piccolo e veloce riepilogo dei vari tipi di carie per comprendere al meglio l’argomento.

Le classificazioni delle varie carie dentali

In ambito odontoiatrico, poi, i vari tipi di carie sono ulteriormente catalogate in ‘classi di riferimento’ che variano a seconda del punto in cui il dente ne è colpito, in base al tipo di danno e a che profondità i batteri hanno intaccato il dente. Esistono dunque cinque ‘classi di riferimento’:

  • Classe 1: riporta i danni che riguardano la superficie occlusale (superiore) dei denti premolari e molari, oltre alle zone linguali per gli incisivi;
  • Classe 2: riguarda le lesioni che si verificano nelle aree interdentali di molari e premolari;
  • Classe 3: si tratta di danni che si manifestano nelle aree tra incisivi e canini ma che non interessano i bordi liberi delle gengive;
  • Classe 4: in questa classe si collocano i danni che si verificano nelle aree tra incisivi e canini che però interessano anche i bordi liberi delle gengive;
  • Classe 5: riguarda il danneggiamento del colletto dentale;
  • Classe 6: i danni qui hanno a che vedere con le cuspidi dei denti posteriori o i bordi liberi dei denti anteriori.

È indispensabile che la carie venga curata, in tutte le sue fasi, dalla mano di un dentista esperto. Solo se si seguiranno con attenzione le indicazioni del medico, anche in ambito preventivo, sarà possibile debellare l’infezione e recuperare una buona salute dentale.

Carie da biberon

In bambini molto piccoli che adottano delle abitudini orali errate quali: ciuccio imbevuto nel miele o in sostanze zuccherate, biberon con latte o altre sostanze zuccherate per favorire l’addormentamento, e allattamento a demanda, si può incorrere in un tipo di sindrome chiamata carie da biberon. I bambini affetti da questa sindrome presenteranno quasi tutti i denti cariati, a partire dagli incisivi superiori per poi espandersi anche ai denti posteriori.

Se sospettate che il vostro bambino possa avere questa problematica vi consigliamo di recarvi presso il Studio Odontoiatrico Petrazzuoli per valutare la situazione e per ricevere qualche consiglio per modificare le abitudini causanti tale patologia.

Quali sono le cause della carie nei denti da latte?

Le carie colpiscono qualunque tipo di dente, sia in età infantile come in età adulta ed è stato appurato che l’origine di questo disturbo ha la sua causa primaria sempre nell’infezione batterica. Infatti, i batteri che vivono nella nostra bocca proliferano all’interno della placca che si deposita sui denti. I microbi che vivono nella placca si cibano del glucosio che si cela nei resti del cibo che restano intrappolati negli interstizi dei denti, favorendo la formazione del ‘lattato’ ovvero di quella componente acida che rimane dalla masticazione e che attacca lo smalto dei denti deteriorandolo.

Ecco dunque che, da quanto è emerso, l’origine delle carie denti da latte dei bambini in tenera età, può essere considerata la stessa che determina la carie negli adulti.

Nei piccoli, la carie agisce con maggiore velocità nell’attaccare e danneggiare lo smalto, rispetto agli adulti. Il motivo è semplice, poiché i denti da latte dei bambini sono molto più piccoli dei denti permanenti degli adulti e lo smalto che li ricopre, data la loro temporaneità, non ha ovviamente la stessa densità di mineralizzazione; i microbi presenti nel cavo orale, responsabili della carie, in età infantile possono intaccare più facilmente il dente e danneggiarlo più facilmente.

Fattori di alto rischio di carie nei bambini

Dagli studi effettuati per comprendere al meglio questo tipo di affezione, si è scoperto che i bambini già in età neonatale, ai quali si somministra con frequenza il ciucciotto inzuppato nel miele o nello zucchero, per esempio allo scopo di calmarli e facilitare la nanna, risultano essere maggiormente a rischio di sviluppare delle carie rispetto a quei bambini ai quali invece questo ‘rimedio’ non viene somministrato. Ecco perché è consigliabile non abituare il bambino a questa consuetudine dannosa perché, come sappiamo bene, una volta abituati ad addormentarsi succhiando il ciucciotto dolcificato, difficilmente se ne separeranno anche quando saranno spuntati i primi dentini da latte.

Abbiamo visto che i microbi che stazionano nella placca batterica del cavo orale hanno la tendenza a saldarsi in modo fermo in punti precisi della superficie del dente. Se lo zucchero contenuto negli alimenti non viene rimosso dai denti bambini applicando una corretta igiene orale, i batteri cominciano a proliferare sui denti da latte e creano un robusto accumulo di placca.

Sfortunatamente i piccoli sono attratti in modo quasi inevitabile da qualunque tipo di dolci che, sostando in modo costante nel cavo orale, favoriscono l’insorgenza della carie.

Da non trascurare, poi, la deleteria abitudine dei più piccoli di mangiare merendine (per lo più composte da conservanti, coloranti e additivi vari) alle quali col tempo non riescono a rinunciare. Capite bene che questo tipo di abitudini non sono di certo salutari e consentono ai microbi di proliferare indisturbati.

Ed è proprio a causa degli acidi che rilasciano i batteri mentre si cibano della placca che lo smalto dentale inizia a corrodersi e a danneggiarsi. È chiaro che per i bambini la situazione si complica per quanto riguarda la prevenzione, poiché i piccolissimi non riescono autonomamente a lavarsi i denti in modo corretto per mantenere l’igiene orale. A questo dobbiamo sommare anche la già citata tendenza a consumare dolci e caramelle e di qui a vedersi concretizzare una situazione critica il passo è breve.

L’insufficienza di fluoro fra le cause della carie dei denti da latte

Oltre al consumo eccessivo di dolci e zucchero, un’altra causa della carie può essere l’insufficienza di fluoro. Uno dei consigli dei dentisti ed anche dei pediatri, infatti, è quello di far assimilare ai bambini un’integrazione di fluoro nella dieta per cercare di contrastare la formazione della carie. Non dimentichiamo però che è solo il pediatra che può prescrivere le dosi più idonee per il bambino.

Eccedere nella somministrazione di fluoro, infatti, può essere pericoloso e causare un disturbo che prende il nome di ‘fluorosi’, una malattia che provoca delle macchie sui denti che vanno dal colore bianco, nella fluorosi lieve, fino a giallo/marrone nei casi più gravi della patologia.

I tipici segni della carie nei denti da latte

Vediamo insieme quali sono i sintomi e le evidenze della carie nei denti da latte. Nelle fasi iniziali dell’infezione il dente cambia aspetto e perde il colore bianco e la brillantezza dello smalto. Successivamente continua a diventare via via sempre più opaco e compare anche un certo grado di rugosità sulla superficie. Anche se il dente comincia a modificarsi, il bambino in questa prima fase non avverte alcun tipo di dolore. Solo quando la dentina verrà attaccata dall’infezione batterica, il dente comincerà ad essere sensibile e il bambino lamenterà dolore quando mangia cibo freddo e avrà disturbo anche con la normale respirazione nel passaggio di aria fresca/fredda.

Se l’infiammazione si estende, la carie si espanderà fino all’interno del dente, alla zona della ‘polpa dentale’, provocando una maggiore sensazione di dolore al bambino sempre in concomitanza dell’ingestione di cibo caldo, freddo o dolce e in questo caso il dolore non sparirà meno rapidamente. Se non si corre ai ripari, la carie si svilupperà velocemente, aggredendo tutta la polpa dentale e cronicizzando l’infiammazione che, a questo punto, produrrà un intenso dolore pulsante. In seguito l’infiammazione può trasformarsi in un vero e proprio ascesso, facendo gonfiare le gengive, e a questo punto vedremo delle bollicine formarsi sulla gengiva nella zona del dente colpito.

Carie dei denti da latte, cosa fare come prevenzione

La migliore strategia per non incorrere in questo fastidioso disturbo per i nostri piccoli consiste, da parte della mamma, nell’osservare già durante la gravidanza un’attenta scelta degli alimenti da assumere, prediligendo verdura, frutta, cibi che contengano i principi nutritivi nella giusta gradazione e alimenti che apportino Vitamina C e D, oltre ad acido folico. Per eliminare il più possibile il rischio di predisporre il piccolo a questo tipo di carie, sarebbe necessario che la futura mamma evitasse di ingerire sostanze o cibi che possono in qualche modo creare danno alla struttura ossea del neonato, denti compresi, che è ancora in corso di formazione.

Un dietologo specializzato saprà dare i giusti suggerimenti per questo aspetto così importante della prevenzione in gravidanza, unitamente ad un esperto in ginecologia ed ostetricia dello Studio Odontoiatrico Petrazzuoli, al fine di guidare e supportare la futura mamma in questo percorso, a garanzia della sua salute e di quella del piccolo.

I fattori che più influenzano la comparsa di carie dentale sono: l’igiene orale e le abitudini alimentari.

Una volta spuntato il primo dentino (ai 6 mesi circa) è importante iniziare ad effettuare manovre di igiene orale come una semplice pulizia del dentino con garza umida, quando sono pochi denti, fino ad arrivare, man mano che spuntano gli altri denti, al vero e proprio spazzolamento con dentifricio per bambini. Per quanto riguarda la dieta vi sono piccoli accorgimenti importanti per diminuire l’apporto di zuccheri durate la giornata; per esempio prediligere alimenti sani a quelli con conservanti o con alto contenuto in zuccheri, evitare di assumere cibi zuccherati lontano dai pasti, e evitare di accompagnare il ciuccio o il biberon con sostanze edulcoranti come miele o zucchero. Questi due fattori insieme alle caratteristiche morfologiche dei denti e al fattore tempo, ovvero il tempo di permanenza dei carboidrati nel cavo orale, determinano se il bambino svilupperà carie o meno.

La cura della carie dei denti da latte nella primissima infanzia

Igiene dentale:

Nella prima infanzia del bambino, quando ancora non è in grado di provvedere a lavarsi i denti in modo autonomo, saranno i genitori ad occuparsi della sua igiene orale. Il bambino infatti non può farlo da solo in quanto potrebbe incorrere in alcuni rischi che è bene evitare, come l’ingoiare il dentifricio o graffiare le gengive con l’uso improprio dello spazzolino, tutte situazioni che portano delle complicanze anche di grave entità.

In genere si suggerisce ai genitori di iniziare a curare l’igiene del cavo orale dei bambini piccoli, sin da quando spunta il primo dentino. All’inizio sarà sufficiente procedere con una pulizia superficiale dei denti da latte e delle gengive con una garza sterile inumidita da soluzione fisiologica. Pulire i dentini del bambino in questo modo, specialmente prima di andare a letto la sera, limita tantissimo il rischio della comparsa della carie dei denti da latte.

Un’ottima prevenzione consiste anche nell’allattare al seno il neonato, quando possibile, proprio perché il latte materno è provvisto di enzimi che aiutano la mineralizzazione dei denti, con fosforo e calcio, e che proteggono quindi lo smalto dei futuri dentini.

Una particolare attenzione va dedicata alla scelta dello spazzolino che deve avere la testina di piccole dimensioni così da pulire correttamente i dentini da latte e le setole di tipo morbido. Presso lo Studio Odontoiatrico Petrazzuoli si eseguono “sedute di tecniche di spazzolamento” durante le quali si spiega al bambino e ai genitori come effettuare una corretta igiene orale.

Ricordiamo, infine, che è necessario avere cura anche della parte masticatoria dei denti, quella deputata alla masticazione, dove è più possibile che si formino carie e altri tipi di infiammazioni che potrebbero causare anche forti dolori. È indispensabile, quindi, pulire bene con lo spazzolino anche questa parte, specialmente nell’area che si trova tra le quattro cuspidi dei molari, dove si trova una specie di infossamento, dove è facile che si annidino i batteri della placca, responsabili della carie.

Chiaramente, non appena il piccolo sarà in grado di muoversi autonomamente, sarà importantissimo aiutarlo a creare una routine relativa alla propria igiene dentale, che lo abitui ad utilizzare correttamente spazzolino e dentifricio, sia dopo ogni pasto, sia la sera prima di andare a letto.

La scelta del dentifricio

Un altro aspetto fondamentale, per avere cura dei denti da latte dei nostri bambini attraverso l’igiene orale, è quello di scegliere bene il dentifricio che essi dovranno usare. È consigliabile, infatti, utilizzare in bambini dagli 0 ai 2 anni dentifrici che abbiano una concentrazione di fluoro non superiore ai 500 ppm (ovvero la concentrazione di fluoro espressa in ‘parti per milione’). A partire dai 2 fino ai 6 anni la concentrazione esatta diventa 1000 ppm, per poi utilizzarne uno con 1450 ppm di fluoro dai 6 anni in poi. Tuttavia la concentrazione di fluoro da assumere è diversa per ogni bambino e deve essere scelta in base ad altre abitudini alimentari o di rischio di carie.

Prevenzione per la carie dei denti da latte nell’infanzia

Alimentazione:

Altra buona pratica per la prevenzione della carie dei denti da latte del bambino è quella di abituarlo a seguire un’alimentazione corretta, ricca di vegetali e bilanciata per quello che riguarda le proteine della carne e del pesce, oltre che molto povera di zuccheri specialmente quelli raffinati come quelli dei dolci e dei cibi confezionati a lunga conservazione (patatine, merendine, dolci vari, caramelle etc.). Evitare spuntini zuccherati lontano dai pasti e prediligere come merenda qualcosa con meno contenuto di zuccheri. Inoltre, abituare il bambino a mangiare in modo corretto, permette di aiutare la regolare crescita della dentizione e di prevenire anche altre possibili patologie che oggi sono molto diffuse come il diabete, le malattie del metabolismo, compresa l’obesità.

Trattamenti specifici per la cura della carie dei denti da latte

Abbiamo già specificato quanto sia importante curare i denti da latte affetti da carie. L’errore più comune che si fa in questi casi è, infatti, quello di ritenere superflue le cure delle carie per i denti da latte in quanto questi ultimi sono destinati a cadere. Niente di più sbagliato.

Come è stato descritto nei paragrafi precedenti, una carie di questo tipo, se non curata, può causare un’infezione del cavo orale con conseguenze preoccupanti e il rischio di un disequilibrio nell’allineamento dell’arcata dentale. A volte, quando i genitori portano il piccolo dal dentista per cercare di risolvere il problema, la carie si è così diffusa che non si riesce neppure a ritardare la caduta spontanea dei denti da latte, tanto il cavo orale è compromesso.

Ecco dunque che è di fondamentale importanza seguire dei controlli periodici per prevenire o curare le eventuali carie presenti da parte degli specialisti in odontoiatria pediatrica del Centro Medico Petrazzuoli. Una metodologia precisa sarà adottata sia per la cura della carie già formata, sia per preparare l’arcata dentale del piccolo al fine di accogliere nel modo corretto l’uscita dei denti permanenti. Insieme alla corretta igiene dentale, un controllo periodico dal dentista permetterà di individuare eventuali potenziali infezioni eventualmente non ancora evidenti, e di porvi rimedio in modo tempestivo.


Articolo scritto da:

Dott.ssa Nicoletta Petrazzuoli

Specialista in Odontoiatria Pediatrica


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Domande e Risposte frequenti sulla carie dei denti da latte

Mi sono accorta che il mio bambino ha i denti da latte cariati. Non so cosa fare. Devo farlo visitare o devo farli togliere subito?

Come abbiamo precisato precedentemente il dentino da latte ha uno scopo: mantenere lo spazio per i denti permanenti che eromperanno successivamente. Quando cadono i denti da latte o se il dentino dovesse essere tolto o perso prima del suo tempo lo spazio vuoto lasciato potrebbe chiudersi e creare degli squilibri alla dentizione, che dovranno essere corretti con l’utilizzo di apparecchi dentali. Consigliamo quindi di far visitare il bambino da uno specialista per decidere e discutere sulla prognosi del dentino e, quando possibile, curare i dentini cariati con una semplice otturazione o con una attività per devitalizzare denti da latte.

Come capisco se un dente da latte ha sviluppato una carie?

Anche se inizialmente non è semplice capire se un dente da latte presenta una carie, uno dei primi segnali che ci avvertono dell’insorgenza di una infezione batterica del cavo orale sono delle macchie biancastre presenti sul dentino o la presenza di un’ombra con alone di colore scuro. In casi più avanzati si apprezza la presenza di una vera e propria cavità nel dente (un piccolo buco). Questi sono i segnali che annunciano l’insorgenza della carie.

Quanti e quali sono definiti denti da latte?

I denti da latte (detti decidui), sono più piccoli dei denti degli adulti (detti permanenti). Nel complesso sono 20, così suddivisi: 8 incisivi, 4 canini e 8 molaretti.

A che età, nel bambino, nascono e crescono i denti da latte?

In genere, il primo dentino da latte compare in arcata intorno ai 6-8 mesi e solitamente è l’incisivo centrale inferiore che erompe per primo; seguito da incisivi centrali superiori, laterali superiori e inferiori, canini, primi molaretti ed infine verso i 2 anni e mezzo la dentizione decidua si completa con l’eruzione dei secondi molaretti superiori ed inferiori. L’eruzione dei denti da latte può essere accompagnata da infiammazione ed arrossamento della gengiva, aumento della salivazione, febbre o malessere generale.

A quale età, invece, cadono i denti da latte?

Per gli incisivi centrali, sia superiori che inferiori, l’età è quella compresa fra i 6 e i 7 anni. Gli incisivi laterali superiori, invece, cadono tra gli 8 e i 9 anni, mentre quelli inferiori tra i 7 e gli 8 anni. I canini superiori cadono tra gli 11 e i 12 anni e quelli inferiori tra i 9 e gli 11 anni. I primi molaretti superiori cadono tra i 10 e gli 11 anni, mentre quelli inferiori tra i 10 e i 12 anni. I secondi molaretti superiori cadono tra i 10 e i 12 anni e quelli inferiori tra gli 11 e i 13 anni.

È possibile devitalizzare un dente da latte?

Certamente. I denti da latte possono essere devitalizzati come quelli permanenti anche se la metodologia e gli strumenti sono un po’ diversi in quanto la loro conformazione è diversa. Tuttavia lo scopo della devitalizzazione è lo stesso che nei denti permanenti ovvero la cura e la permanenza del dente in arcata senza infiammazione. Nel caso in cui il dente da latte fosse in prossimità di cadere è possibile evitare la devitalizzazione e procedere direttamente con la rimozione.

Dare il ciuccio al neonato può causare problemi?

Fino ai 2-3 anni no. Se il bambino è abituato ad avere il ciuccio o a succhiare il pollice per un tempo che va oltre i due o tre anni, il palato tende a deformarsi e questo spinge i denti al cosiddetto ‘sventagliamento’. Le conseguenze di un’abitudine come l’utilizzo del ciuccio o la suzione del dito per tempi prolungati, possono essere varie, e possono avere risvolti estetici e funzionali che potrebbero creare problemi al bambino. In questi casi si interviene con dei dispositivi ortodontici per correggere il disequilibrio formatosi. Sappiamo bene quanto la suzione del ciuccio sia consolatoria per i neonati ma questa abitudine non deve oltrepassare l’età indicata. Per disabituare il bambino al ciuccio non deve essere proposto ogni volta che il piccolo piange e, soprattutto, non deve essere somministrato immergendolo nello zucchero o nel miele per renderlo immediatamente gradito, cosa che purtroppo ne fa anche la principale causa della carie dei denti da latte.

Per qualsiasi tipo di esigenza, nella cura come nella prevenzione della carie dei denti da latte, lo Studio Odontoiatrico Petrazzuoli è a vostra completa disposizione. Rivolgetevi a noi con fiducia, una equipe di specialisti del settore saprà darvi il supporto di cui avete bisogno.

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