Bruxismo e bambini, un disturbo da non trascurare

Il bruxismo bambini è di per sé un disturbo piuttosto fastidioso che, se non opportunamente diagnosticato e curato, può causare molti problemi. A maggior ragione, bambini che digrignano i denti ci spingono ad intervenire in tempi brevi. Grazie alle visite di controllo presso il pedodonzista, o dentista pediatrico, è possibile ispezionare accuratamente il cavo orale del bambino alla ricerca di segnali che possano indicare problematiche in latenza o già in essere.

Un campanello di allarme attribuibile al bruxismo e che deve farci intervenire è il tipico rumore che il bambino produce digrignando i denti in genere la notte durante il sonno. In un caso di questo tipo, sarebbe opportuno che i genitori si rivolgessero al dentista pediatrico per ottenere un’analisi della situazione. Nonostante il disturbo del bruxismo non sia qualcosa per cui preoccuparsi eccessivamente, è comunque necessario controllarlo al fine di evitare al bambino futuri problemi nel corso della dentizione.

Bruxismo nei bambini: di che cosa si tratta

Il bruxismo è un disturbo di cui i bambini soffrono prevalentemente entro i dodici anni, in una percentuale che si aggira intorno al 20% e di cui i genitori non hanno consapevolezza in quanto è difficile da notare.

Spesso, in base ad alcuni studi, almeno per quanto riguarda un numero consistente di casi, pare risolversi in modo autonomo durante il ciclo di crescita.

Si tratta, quindi, di un disturbo legato al periodo dell’infanzia ed è un’azione motoria automatica classificata come disturbo del ‘movimento del sonno’. Più in dettaglio consiste in un gesto a cadenza ritmata, regolare, che il bambino esegue mentre riposa, soprattutto durante il sonno notturno. In buona sostanza, il piccolo sviluppa l’abitudine di digrignare i denti, stringendo forte la mascella e sfregando i denti delle due arcate (superiore e inferiore). Tale movimento di norma dura l’intervallo di qualche secondo e viene ripetuto con cadenza regolare, per un massimo di due o tre volte durante la notte.

Il bruxismo è un fenomeno che interessa anche gli adulti ma in genere è molto più presente in fasce di età che coinvolgono i bambini. Questo problema si verifica sia nei maschietti e che nelle femminucce con le stesse modalità e, come abbiamo anticipato, si verifica più spesso nell’intervallo di tempo che attiene agli anni compresi nel periodo della scuola dell’obbligo.

Oltre a quello notturno, esiste anche un tipo di bruxismo classificato come ‘diurno’ ma, per poter diagnosticare un caso di bruxismo è indispensabile che il disturbo si presenti ripetutamente durante il sonno nell’arco della nottata.

In genere questo disagio tende a sparire nel momento in cui si è conclusa l’eruzione completa dei denti da latte. Nel caso in cui, una volta completata l’uscita di tutti i denti da latte gli episodi di bruxismo nel bambino non si fermino, occorre adoperarsi per monitorare la salute del cavo orale del piccolo con una visita dal dentista pediatrico.

Come abbiamo già spiegato, infatti, il bruxismo è un disturbo che non può essere preso alla leggera e richiede di essere gestito con un criterio che prevede un intervento a più livelli, poiché le cause che lo scatenano possono essere molte e tutte diverse tra loro, per cui potrebbe rendersi necessario interpellare differenti specialisti.

Le cause del Bruxismo

Dobbiamo ricordare che, al momento, non sono state accertate scientificamente le cause che stanno alla base di questo fenomeno. Individuare con matematica certezza i motivi scatenanti del bruxismo nei bambini non è certamente cosa semplice. Il digrignamento dei denti nei più piccoli, infatti, può essere associato a molteplici situazioni e pertanto possiamo affermare che vi siano diverse concause alla base dello sviluppo del bruxismo.

A dire il vero non esiste una sola motivazione o causa che ne spieghi l’inizio, infatti. Sappiamo però che vi può essere senz’altro una propensione naturale nell’attivarlo, e che questo disturbo ha caratteristiche di movimento involontario strettamente legato ai cosiddetti ‘microrisvegli’, ovvero dei brevi e rapidi momenti in cui il sonno si interrompe.

Qualsiasi elemento di disturbo che causa i micro risvegli, quindi, può avere una correlazione con il bruxismo nel bambino. Al primo posto come concausa, quindi, troviamo ad esempio tutte le situazioni stressorie che il bambino può vivere e che causano un corto circuito emotivo al piccolo nell’arco della giornata, cosa che può trasformarsi molto facilmente in un sonno agitato e intervallato dai già citati micro risvegli. Il bambino infatti tenderà a rilasciare l’accumulo di stress durante la notte quando l’inconscio può agire liberamente.

Un’altra causa del bruxismo nei bambini potrebbe essere una malocclusione delle arcate, cioè un disallineamento dei denti relativi all’arcata superiore ed inferiore che non combaciano perfettamente. Tali malocclusioni, lo abbiamo più volte fatto presente, possono manifestarsi in forme più o meno gravi e, se non vengono opportunamente gestite, potrebbero causare anche problemi gravi alla crescita della dentizione del bambino.

Per questo è di fondamentale importanza monitorare costantemente il bambino tramite visite periodiche dal dentista pediatrico al fine di prevenire eventuali disturbi.

Per riassumere le varie cause del bruxismo, dunque, possiamo elencarne alcuni aspetti importanti:

  • Il fenomeno del bruxismo nei bambini è piuttosto comune e la causa primaria potrebbe essere lo stress. Per stress si intende ad esempio situazione come l’aver preso un brutto voto a scuola, l’aver assistito ad un brutto litigio dei genitori, un regalo non ricevuto, l’imminente nascita di un fratellino o sorellina o ancora la scomparsa del proprio cagnolino e tutte quelle situazioni che attivano la risposta stressoria nel piccolo.
  • Le cause che possono scatenare il bruxismo sono diverse e prevalentemente sono di tipo psicosomatico. In buona sostanza se non affrontiamo il problema che sta alla radice, il bruxismo si ripeterà fino a che la fonte di stress non sarà risolta, cosa che per i bambini spesso accade in modo quasi spontaneo.
  • Da alcuni studi è emerso che almeno il 70% dei casi di bruxismo nei bambini di età scolare abbia origine in stati di stress e ansia che disturbano il sonno.
  • Pare, dunque, che proprio i disagi del sonno, come ad esempio le apnee notturne, siano alla base del disturbo. Possiamo comunque inserire in questa statistica anche i disagi passeggeri come il raffreddore, la tosse o i casi di bronchite che portano il bambino ad avere difficoltà nel sonno agevolando così i micro risvegli e il digrignamento.
  • Vi è un’altra componente che sembra favorire il bruxismo, ovvero la cosiddetta familiarità. Se uno o entrambi i genitori hanno avuto episodi di bruxismo pare che sia molto probabile che il bambino sviluppi lo stesso tipo di problematica.

Bruxismo: i segnali per capire se il bambino ne soffre

Prima di tutto dobbiamo assicurarsi se il bambino produce o meno il rumore tipico generato dal digrignamento dei denti. Si tratta di una sorta di rumore acuto, di tipo metallico, molto particolare, che non può essere confuso con altri tipi di rumore e che è impossibile non sentire.

Un altro segnale evidente per cui possiamo pensare che il bambino soffra di bruxismo è il fatto che il piccolo potrebbe risultare più stanco del solito perché i micro risvegli disturbano il ciclo del sonno.

Inoltre potrebbe avvertire rigidità a carico dei muscoli della mascella, sensazione spesso scambiata per un mal di testa incipiente. Tale disturbo è dovuto al digrignamento che stressa i muscoli della mascella e che causa continui stati di contrazione rendendo il sintomo cronico.

Per riassumere possiamo, anche in questo caso, elencare i possibili segnali del bruxismo:

  • mal di testa
  • dolore alle orecchie
  • fastidio, dolore e irrigidimento dei muscoli facciali o della mascella
  • dolore e tensione alle spalle
  • problemi del sonno

A questi sintomi si aggiunge anche una delle conseguenze più immediate del bruxismo, ossia l’erosione dei denti a causa del digrignamento. Questo apre le porte ad altri disturbi relativi ai denti, come l’eccessiva sensibilità agli alimenti caldi o freddi e, in casi più estremi, anche alla rottura dei denti stessi.

In una situazione di questo tipo, alla presenza di uno o più sintomi tra quelli elencati, è indispensabile portare il bambino dal dentista pediatrico per una visita. Un dentista esperto in gnatologia potrà valutare la situazione e suggerire il protocollo migliore per risolvere il disturbo.

Quando intervenire rapidamente sul bruxismo infantile

Nel caso in cui il disturbo del bruxismo nel bambino dovesse trasformarsi in qualcosa di continuo anche durante le ore del giorno, nel lungo periodo potrebbe causare forti danni ai denti, problemi ai muscoli facciali deputati alla masticazione, disagi alle articolazioni del viso, cefalee e malesseri di diverso tipo.

In questo caso, come abbiamo già accennato, si rende necessario interpellare il proprio dentista pediatrico al fine di stabilire quale sia il miglior trattamento per la situazione in esame e quali rimedi si possa adottare per lenire i sintomi. Lo specialista in gnatologia saprà trovare la giusta soluzione.

In che modo risolvere il bruxismo

Da quanto abbiamo fin qui esposto, è evidente che il disturbo del bruxismo si manifesta in modo completamente autonomo, ed è un disturbo su cui il bambino non ha alcun controllo.

Per questo motivo non possiamo spingere i bambini a cercare di controllare in qualche modo il fenomeno che li affligge: è praticamente impossibile per loro. Dunque la soluzione sta in un approccio che preveda più discipline, come abbiamo già evidenziato.

Una visita dall’ortodontista esperto è senz’altro la scelta migliore che può aiutare i genitori nel trovare la giusta soluzione al problema. Poiché spesso la causa del bruxismo ha una radice psicologica, potrebbe essere necessario il supporto di uno psicologo. Infatti, trovare la soluzione alle difficoltà di tipo emotivo/psicologico può senza dubbio migliorare anche la salute fisica in generale.

Lo specialista saprà consigliare i genitori per il meglio così da ripristinare l’equilibrio psico-fisico del bambino nel modo migliore e senza alcuna forzatura.

Lo Studio Petrazzuoli, specializzato in odontoiatria pediatrica, ha sviluppato un protocollo efficace mirato ad effettuare controlli approfonditi per i bambini, così da individuare sul nascere problematiche o anomalie da risolvere o abitudini negative da modificare.

I genitori possono rivolgersi agli specialisti del nostro staff con fiducia e con la certezza di essere supportati con professionalità per tutto il tempo necessario a risolvere qualunque tipo di problema.

Articolo scritto da:

Dott.ssa Nicoletta Petrazzuoli

Specialista in Odontoiatria Pediatrica


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