Alito cattivo nei bambini, cause e rimedi

L’alito cattivo è un disturbo che di solito viene attribuito alle persone adulte ma, in realtà, questa problematica coinvolge anche i bambini. Definita anche alitosi, questa fastidiosa affezione, dunque, può manifestarsi in età infantile e addirittura anche nei bambini molto piccoli. Spesso l’alitosi è sottovalutata perché la sua presenza nei bambini, anche piccolissimi, non produce difficoltà significative alla loro quotidianità, al punto che molti genitori sono portati a non attribuire la giusta importanza a questo disagio. A dire il vero l’alitosi, specialmente se si protrae nel tempo, potrebbe essere il segnale di patologie più serie non ancora evidenti. È bene pertanto prestare attenzione all’insorgere di tale sintomatologia e verificare con il proprio dentista eventuali cause nascoste.

Vediamo insieme quali possono essere i motivi che stanno alla base dell’alito cattivo nei bambini e quali soluzioni è possibile adottare per risolvere il problema. I pedodonzisti specializzati dello Studio Odontoiatrico Petrazzuoli potranno supportare i genitori dei piccoli pazienti nella cura di questa e altre problematiche con suggerimenti mirati al ripristino della loro salute complessiva.

Alito cattivo, o “alitosi” nei bambini: di che cosa si tratta

Viene definita alitosi l’esalazione dalla bocca di cattivo odore nel corso della normale respirazione. L’etimologia stessa del termine ci anticipa il significato, dato che questo vocabolo deriva dalla combinazione di halitus (in latino “soffio”) unito al suffisso osis che evidenzia lo stato di patologia.

Normalmente questo disturbo coinvolge un numero elevato di persone in età adulta le quali cercano di risolverlo al fine di non incorrere in spiacevoli conseguenze sulla propria situazione personale di vita e per evitare che la propria autostima o i rapporti interpersonali ne vengano danneggiati. Per quanto riguarda i bambini, come abbiamo evidenziato, può accadere al contrario che questa affezione venga sottostimata. Nonostante l’alito cattivo nei bambini non sia una vera e propria patologia, è comunque importante farvi fronte in modo tempestivo per escludere totalmente l’eventualità di una malattia nascosta anche di lieve entità. Ricordiamo anche che l’alitosi è un cattivo odore del cavo orale che non sparisce dopo aver utilizzato lo spazzolino, il filo interdentale o aver fatto uno sciacquo con il collutorio.

Alito cattivo causa

Tra le cause alito cattivo, anche nel bambino molto piccolo, possono esserci diversi motivi e con diversi livelli di gravità. Proviamo a riassumerle:

  • Scarsa o scorretta igiene orale.
  • Processo della dentizione: l’alito cattivo potrebbe essere una manifestazione di tipo fisiologico e a carattere momentaneo, derivante dall’eruzione dei dentini da latte, specialmente entro i due anni di età del bambino.
  • Comparsa di “acetone”: si tratta di una patologia di tipo metabolico conosciuta anche come chetosi oppure acetonemia dovuta a un lungo digiuno, ad uno stato febbrile, a un possibile eccessivo affaticamento o all’assunzione usuale di alimenti grassi. Per risolvere il disturbo il pediatra potrà prescrivere un’alimentazione sana e bilanciata.
  • Insorgenza di tonsillite e infezione delle vie respiratorie: in questo caso la moltiplicazione dei batteri provoca la formazione e la stagnazione del pus nell’alloggiamento tonsillare, causando così l’alito cattivo. Come cura il pediatra potrà prescrivere la somministrazione di antibiotici idonei. Una volta curata l’infezione l’alito cattivo sarà eliminato.
  • Problemi a carico dell’intestino: diverse affezioni come la gastroenterite, la stitichezza o parassiti a livello intestinale, causano una sorta di concentrazione dei gas enterici che saranno poi espulsi tramite la respirazione. Per risolvere questa problematica il pediatra suggerisce l’assunzione di un antibiotico o di un antiparassitario, prescrivendo in contemporanea anche un protocollo con fermenti lattici e un’alimentazione che sia ricca di fibre.

Alito cattivo nei bambini e igiene orale

Dobbiamo in ogni caso sottolineare il fatto che, molto spesso, l’alito cattivo nei bambini deriva da una scorretta o insufficiente igiene della bocca. I bambini non amano lavarsi i denti oppure non applicano correttamente le regole per una efficace igiene orale quotidiana, particolare che potrebbe risolvere alla radice il problema dell’alitosi. L’igienista dentale, in questo caso, potrà suggerire la modalità più idonea per la pulizia dei denti del piccolo in base alla sua età, alla capacità manuale che può adottare e alla propria routine quotidiana.

Nello specifico possiamo dire che, entro i primi due anni di vita, la cavità orale del bambino dovrebbe essere pulita dopo ogni poppata sia per quanto riguarda l’allattamento al seno sia con il biberon, per rimuovere eventuali residui di latte che potrebbero creare sedimenti dove si anniderebbero i batteri. Allo scopo vi sono in commercio delle garze sterili apposite o dei piccoli guanti realizzati in microfibra con i quali strofinare delicatamente le gengive, le guance, le labbra e la lingua del neonato già a partire dai tre mesi di età. Quando poi saranno nati i primi dentini da latte, potremo usare uno spazzolino adatto con l’ausilio della sola acqua. In seguito, dai due anni in poi, si potrà cominciare ad usare il comune dentifricio al fluoro avendo cura di dedicare del tempo allo spazzolamento della lingua.

La carie come causa dell’alito cattivo nei bambini

Se l’igiene ha un ruolo importante sullo sviluppo dell’alito cattivo nei bambini, un’altra causa abbastanza comune è la presenza di carie nella bocca. Queste risultano essere dei ricettacoli in cui i residui del cibo stagnano e, unitamente alla placca che si forma di continuo, danno vita a colonie di batteri che si moltiplicano, facendosi responsabili del cattivo odore.

Dobbiamo inoltre ricordare che la carie nel bambino colpisce anche i dentini da latte quindi, l’alitosi, se compare in bambini anche piccoli, sotto i sei anni di età, potrebbe essere il segnale di una carie conclamata. Come spesso ricordano i dentisti pediatrici del nostro studio, nonostante siano decidui, i dentini da latte devono essere curati prima di tutto perché potrebbero dare problematiche anche dolorose esattamente come i denti definitivi ma anche per una ragione ben precisa, ovvero perché trascurarli potrebbe causare danni anche importanti ai denti permanenti. Ecco perché insistiamo sull’importanza delle visite di controllo dal dentista pediatrico.

Mano a mano che il bambino cresce potrà, di volta in volta, utilizzare anche altri accorgimenti per la corretta igiene del cavo orale come il filo interdentale. Risulta pertanto indispensabile per i genitori, controllare e supportare il bambino per spingerlo a maturare la consapevolezza dell’importanza dell’igiene orale. Lo aiuteranno così, a prendersi cura di sé stesso e, al contempo, potranno fare in modo che si coltivi un rapporto costruttivo e imperniato sulla fiducia nei confronti del dentista pediatrico, motivo per cui le visite a cadenza regolare non saranno più un problema per il piccolo.

Alimentazione sana, un valido alleato contro l’alito cattivo nei bambini

Al fine di contrastare l’insorgere dell’alitosi nei bambini, i genitori possono impegnarsi nell’incoraggiarli a seguire un’alimentazione corretta guidando verso uno stile di vita sano le loro abitudini quotidiane. Tra i rimedi per alito cattivo c’è sicuramente l’abituare il bambino, sin dalla tenera età, ad assumere con la propria dieta alimentare più frutta e verdura, cercando di evitare il più possibile cibi o bevande ricche di zuccheri specie se raffinati, tra le principali cause dell’alitosi nei bambini. Dunque saranno da ridurre drasticamente dolci di tipo industriale, bibite gassate, sostituendo a quest’ultime possibilmente molta acqua, regola ben più salutare.

Per quanto riguarda gli alimenti a base di grassi saturi ricchi di proteine animali, il suggerimento è quello di assumerne modeste quantità. Via libera, invece, ai cibi arricchiti da fibre, proteine di tipo vegetale, consumo di probiotici o fermenti lattici attivi.

Bibite naturali e gomma da masticare come contrasto all’alitosi

Per contrastare l’alito cattivo nei bambini, già nell’età che precede l’adolescenza, i genitori possono trovare ottimi alleati nelle bevande realizzate in modo naturale. Il succo di aloe, la menta e la malva, utilizzate in forma di tisane possono aiutare molto essendo degli ottimi antinfiammatori con proprietà rinfrescanti.

La gomma da masticare, ovviamente senza zucchero e con xilitolo, può essere utile come protezione e conservazione della salute del cavo orale poiché permette la rimozione sia di eventuali resti di cibo sia della placca che si forma sulla superficie dei denti, ostacolando la formazione dell’alito cattivo.

L’importanza di rivolgersi agli specialisti in odontoiatria pediatrica dello Studio Odontoiatrico Petrazzuoli

Gli odontoiatri dello Studio Odontoiatrico Petrazzuoli, specializzati in odontoiatria pediatrica, grazie alla loro professionalità decennale, sono in grado di aiutare i genitori dei piccoli pazienti con diagnosi preventive e veloci oltre alla calibrazione di protocolli di cura mirati, tarati individualmente sulle necessità del bambino.

Il nostro Studio Dentistico, specializzato in Odontoiatria Pediatrica con esperienza consolidata, si avvale di procedure specifiche validate e rivolte alla cura del piccolo paziente che soddisfino ogni singolo aspetto della problematica da risolvere, tramite un metodo articolato e pluridisciplinare che coinvolge anche le figure di riferimento del bambino. Come spesso ricordiamo, il tempismo in sede di diagnosi risulta essere di importanza fondamentale anche nel caso di situazioni legate a problemi apparentemente non gravi come quello dell’alito cattivo nei bambini. Lasciare spazio ad un ritardo nella formulazione della diagnosi completa ed esaustiva rischierebbe di pregiudicare la piena guarigione nei confronti di malattie di facile soluzione.

In base alla modalità adottata dagli specialisti odontoiatrici dello Studio Odontoiatrico Petrazzuoli, ogni visita che riguardi bambini sia in tenera età sia preadolescenti, deve necessariamente basarsi su un’attenta valutazione di qualunque tipo di sintomatologia possa verificarsi, facendo riferimento alla profonda preparazione e al bagaglio di conoscenze mediche relative al settore odontoiatrico, così da garantire al piccolo paziente una pianificazione attenta e precisa del completo protocollo mirato alla prevenzione, alla cura e alla risoluzione efficace e definitiva della problematica in esame.

Articolo scritto da:

Dott.ssa Nicoletta Petrazzuoli

Specialista in Odontoiatria Pediatrica


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